Jet lag: Cos’è la sindrome da fuso orario
Jet lag: Cos’è la sindrome da fuso orario e perché l’organismo ha bisogno di un orologio?
Distesi sulle spiagge bianchissime sorseggiando rum o immersi nelle tranquille acque insieme a una moltitudine di pesci colorati… se siete alle Barbados per la vostra vacanza sarà bene invocare il “lime” lo spirito dei Bajan per rilassarsi e liberarsi dallo stress prima del rientro.
Dietro di sei fusi orari dall’Italia, ritornare è una bella prova di adattamento per il nostro orologio interno.
Come affrontare la sindrome da fuso orario? In questo articolo vi diciamo come e perché il corpo va in confusione e come superarla.
Cos’è il Jet Lag?
La Jet Lag Syndrome o disincrosi circadiana è un disturbo cronobiologico dato dall’alterazione temporanea dei ritmi circadiani ovvero il ciclo del nostro orologio biologico interno che, nell’arco delle 24 ore, si regola in base all’alternanza di luce e buio e coordina varie funzioni quali il sonno e la veglia, i livelli di vigilanza, l’energia nelle prestazioni fisiche, la digestione, i livelli ormonali, la temperatura corporea e non per ultimo l’umore.
L’orologio biologico
Il ritmo circadiano regola il nostro tempo per tutte le principali attività fisiologiche basandosi su fattori esterni quali l’alternanza di buio e luce. Il corpo sa naturalmente quando svegliarsi, mangiare e dormire e adegua le attività biologiche come pressione arteriosa, tono muscolare, energia, temperatura corporea, frequenza cardiaca, funzioni renali ed endocrine in base ai suoi orari.
Nel 2007 è stato oggetto del Nobel per la Medicina grazie agli studi di Rosbash e Young che sono riusciti a dimostrare come siamo geneticamente impostati con un certo ritmo.
Dunque, il nostro orologio interno risponde sia alle caratteristiche esterne ma anche al nostro personale cronotipo ovvero le caratteristiche genetiche. Il 60% delle persone hanno un ritmo “normale” sincronizzato ai marcatori esterni, ma c’è un 30% di “gufi”, spostati in avanti, e il 10% di “allodole” con un ritmo anticipato.
In ogni caso nessuno è esente dai disturbi del jet lag o dalle altre forme di disritmia circadiana. Infatti, l’alterazione dell’orologio biologico colpisce allo stesso modo chi lavora di notte o a turni, ma anche chi semplicemente dorme male con frequenti risvegli notturni o insonnia.
Prendiamo ad esempio le connessioni tra sonno, ormoni e pressione arteriosa.
Nelle prime ore del mattino a darci la sveglia è il rilascio di cortisolo che attiva l’organismo, mentre, quando ci addormentiamo, cresce la produzione dell’ormone Gh, cosiddetto della crescita. Se si dorme male o si ci sveglia durante la notte, si attiva la produzione di cortisolo che aumenta la percezione di stress ed il rischio di ipertensione.
Mantenere un ritmo corretto ed avere una buona qualità del sonno è sempre Per capire quanto è sempre indispensabile per il benessere psico-fisico.
Jet Lag e viaggi aerei
Quando ci spostiamo così rapidamente attraverso i meridiani, il nostro orologio interno subisce una dissociazione tra gli stimoli del nostro corpo e i fattori esterni dunque è confuso e fuori fase per un pò. Questo temporaneo disadattamento si manifesta con alcuni disturbi quali difficoltà a
rimanere vigili o dormire, senso di malessere o affaticamento, problemi gastrointestinali. Possiamo sentirci irritati, avere nausea, dolori di stomaco o mal di testa.
I disturbi sono direttamente proporzionali al numero di fusi orari attraversati e la direzione del volo: da Est ad Ovest si soffre meno in quanto è più facile adattarsi ad una giornata “allungata” che, contrario, il tempo si accorcia e dobbiamo adattarci ad una giornata più corta del normale.
I sintomi scompaiono nel giro di qualche giorno, in genere uno per ogni fuso orario attraversato, ma, insieme allo stress da rientro, rischiano di essere una batosta per la ripresa della vita quotidiana con le giuste energie.
Come prevenire ed affrontare il Jet Lag?
Un modo per diminuire gli effetti del Jet Lag è modificare gradualmente gli orari prima di partire avvicinandovi a quelli che ci saranno nel luogo di arrivo così da “ingannare” l’orologio interno permettendogli un adattamento più morbido alle nuove condizioni.
Cercate di partire con la giusta quota di sonno e al rientro andate a dormire all’ora indicata anche se siete molto stanchi.
Un’alimentazione sana e soprattutto una corretta idratazione vi aiuteranno a combattere i sintomi gastrointestinali.
Sforzatevi di riportare tutto agli orari a cui il corpo è abituato come la sveglia e gli orari per i pasti.
I più tecnologici, possono affidarsi al programma personalizzato calcolato dall’app Jat Lag Rooster che determina il bisogno di esposizione alla luce o di stare al buio in base a luogo e orario di partenza ed arrivo.
Per chi ha a casa un sistema di riposo Previdorm che l’aspetta, dormire bene nel proprio letto può essere un piccolo incentivo per ritornare con piacere alla vita quotidiana e al proprio ritmo biologico. 🙂
Buon rientro dalle vacanze.