Hai pochi amici? Dovresti dormire di più. Quando la privazione del sonno diventa solitudine.
Se il buongiorno si vede dal mattino, dopo una nottataccia si ci sente nervosi, irritati, scontrosi e non si ha voglia di vedere nessuno. Può capitare a tutti, ma cosa succede? E perché l’insonnia mette in pericolo le nostre relazioni sociali?
Riposo e isolamento.
Di recente, uno studio pubblicato sulla rivista Nature, porta alla luce un aspetto molto particolare ed interessante:
partendo dall’assunto che la solitudine e l’isolamento sociale sono legati a numerosi disturbi fisici e mentali tra le quali l’insonnia, hanno voluto dimostrare come fosse vero anche il contrario ovvero che la mancanza di sonno spinge ad un comportamento solitario, percepito da chi ci sta intorno, che innesca un ciclo di separazione ed allontanamento dagli altri.
Nessuno è un’isola.
Che non si possa vivere da soli è un’assoluta verità. L’uomo si è evoluto grazie alla forza dell’unione con i suoi simili.
L’isolamento sociale ci rende tristi, stressati, tendenti all’abuso di alcool, droghe o cibo ma, soprattutto, provoca disturbi del sonno e, di conseguenza, ci espone al rischio di malattie.
Ci sono tanti studi che dimostrano quanto un sonno disturbato può portare ad un decadimento delle condizioni generali di benessere.
Nel 2017 i ricercatori dell’università della Pennsylvania (Brown, Strus, & Naidoo, 2017) sono riusciti a spiegare le relazioni tra isolamento, mancanza di sonno e incidenza di malattie, attraverso esperimenti effettuati sui moscerini della frutta.
Lo stress cellulare provocato dalla mancanza di sonno attiva un meccanismo di difesa chiamato “unfolded proteine response”. Se lo stress è di breve durata questa risposta automatica ci viene in difesa, ma, se lo stress è prolungato ne scaturisce un’infiammazione cellulare.
Tra i gruppi sottoposti ai test l’età elevata è risultata un fattore di rischio ma tra età ugualmente elevate i moscerini isolati erano quelli a subire maggiormente lo stress.
Chi non dorme si isola.
Nello studio dei ricercatori di psicologia e neuroscienze dell’Università di Barkeley, California, (Ben Simon, Eti AU – Walker, Matthew 2018 ) pubblicato su Nature, l’esperimento era orientato ad osservare i comportamenti rispetto agli altri di persone che avevano dormito bene ed altre che non avevano dormito affatto.
Standardizzate le misure della solitudine, i dati sono stati sviluppati attraverso scansione cerebrale, sondaggi e stimolazioni video.
Nella prima fase, i ricercatori hanno analizzato le scansioni cerebrali degli insonni contro chi aveva dormito. Successivamente hanno comparato le scansioni mostrando loro video di persone estranee che si avvicinavano ed invitando a premere un pulsante per fermare il video quando qualcuno si avvicinava troppo.
Il test ha dimostrato che, i soggetti insonni allargano il cuscinetto sociale, valutano l’avvicinamento degli altri come una minaccia da cui difendersi e mantengono, così, distanze più
ampie. Le scansioni cerebrali evidenziano che la parte del cervello che incoraggia l’interazione sociale risulta notevolmente inibita.
Le reazioni degli insonni sono state poi mostrate ad un altro gruppo rilevando che i loro atteggiamenti sono percepiti da chi li osserva come solitari e meno stimolanti a stringere una relazione sociale a dimostrazione del fatto che se ci allontaniamo dagli altri gli altri ci terranno lontani.
Inoltre, i soggetti sani, dopo aver visto i video dei solitari, hanno anche loro sviluppato una sensazione di solitudine ed alienazione, dunque, la solitudine è contagiosa.
Lo studio è stato portando avanti valutando i partecipanti notte per notte in condizioni normali ovvero senza la privazione del sonno indotta al laboratorio. Questa osservazione ha permesso di dimostrare i risultati e verificare che il rapporto tra mancanza di sonno e solitudine è direttamente proporzionale.
Il nostro organismo non riesce in nessun modo a sopperire o sopportare biologicamente la mancanza di sonno ecco perché la nostra saluta fisica e mentale ne risente negativamente in maniera imprescindibile.
Tuttavia abbiamo la possibilità di cambiare questa condizione: se dormiamo bene i risultati positivi si riscontrano immediatamente.
In Previdorm sosteniamo da sempre che dormire bene è il segreto della felicità. È un sollievo per il corpo, ma anche per lo spirito. Avere la giusta energia fisica e mentale aiuta a stare bene con se stessi e con gli altri, infonde buon umore, equilibrio e gioia di vivere.
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