Lattice: l’incredibile storia di una materia prima dalle mille qualità
La «gomma» degli indigeni dell’Amazzonia è diventata la materia prima per dormire bene, in posizione corretta e soprattutto sana (oltre che per fabbricare tante altre cose di uso quotidiano)
Dici lattice e cosa ti viene in mente? Semplice: una soffice nuvola che può prendere mille forme diverse per mille usi diversi. Dalle fascette elastiche per la palestra alle missioni spaziali fino alla forma che più ci interessa e che più ci è familiare: quella del materasso. (Clicca qui per leggere il nostro articolo: Perchè scegliere un materasso in lattice)
Ma da dove arriva questo materiale? Da molto lontano, a quanto pare. Fin da prima del 1800, infatti, gli indigeni dell’Amazzonia coltivarono l’albero della gomma e impararono ad estrarne il «latte». Prima di allora, la resina che naturalmente colava dagli alberi della gomma interessava molto i bambini, sapete perchè? Ne raccoglievano delle piccole quantità e ne facevano palle da calcio!
Oggi il lattice naturale, utilizzato nell’industria (compresa quella del sonno…) proviene dall’estrazione e dalla lavorazione del caucciù, il liquido bianco prodotto dall’albero della gomma, e questo fatto grazie a piantagioni industriali. La qualità più diffusa di lattice proviene dall’Hevea Brasilensis. Questa è la varietà più diffusa, più pregiata.
L’estrazione è svolta, oggigiorno, in modo meccanico, con apparecchiature che incidono la corteccia e ne raccolgono il liquido. Le piante utili alla raccolta sono quelle che hanno superato il quinto o sesto anno di vita. Le incisioni verticali non disturbano la loro crescita – un albero della gomma ha infatti una vita media che arriva fino ai 40 anni – e vengono fatte in maniera perpendicolare ai canali in cui scorre il latte.
Fordlandia e l’insediamento americano in Brasile
I primi passi di quella che è oggi un’industria mondiale non sono stati facilissimi. Uno degli aneddoti più interessanti è quello di Fordlandia in Brasile. Nel 1928 l’imprenditore americano Henri Ford, (si proprio lui, quello della macchine!) decise di creare una piantagione in Brasile per potersi assicurare un approvvigionamento costante in gomma, allora utilizzata per i pneumatici delle sue auto. Questa città industriale fu costruita nel 1928 però purtroppo il progetto fu pensato male… Gli alberi della gomma furono piantati troppo vicini gli uni agli altri, invece dei sei metri di distanza che richiede questo tipo di piantagione. Ma non solo, ai contadini brasiliani fu imposto un modello lavorativo all’americana: cibo per loro sconosciuto, come hamburger, o ancora furono obbligati a portare sempre le carte d’identità ed a lavorare nelle ore più calde della giornata. Tutte queste condizioni, aggiunte ad una scarsa conoscenza del clima tropicale e del giusto modo di piantare gli alberi della gomma, resero l’esperimento di Ford un grande fallimento. Fordlandia finì con una rivolta contadina che costrinse i dirigenti della Ford a scappare nella foresta Amazzonica finché l’esercito non li venne a prendere…
Incredibile no? L’estrazione del lattice è stato ed è un commercio molto importante che da più di 200 anni interessa il mercato mondiale e non solo. Nei primi del 1900, quando il cinema faceva i suoi primi passi furono molteplici le imprese cinematografiche che narravano di questa prodigiosa industria nella foresta Amazzonica. In queste immagini mute ( il cinema a colori e suoni non esisteva nei primi anni ’30 ) si può vedere tutta l’industriosità di Fordlandia.
Con l’arrivo delle gomme sintetiche le industrie automobilistiche hanno perso interesse nel lattice naturale preferendo ad esso i sostituti sintetici. Ma il lattice non ha smesso di essere utilizzato, anzi. Ne conosciamo bene gli utilizzi in campo medico-chirurgico per esempio, al quale il lattice si presta perfettamente. La struttura del lattice è composta da una miriade di cellule aperte e comunicanti. Questa sua particolare caratteristica rende il materasso traspirante, aerato e inattaccabile da umidità e muffe.
Lattice: un solo prodotto, mille usi
Il liquido raccolto non è immediatamente utilizzabile perché diventa solido e non ha ancora proprietà elastiche. Una volta coagulato, il materiale va sottoposto al processo della vulcanizzazione. In che cosa consiste? Ve lo spieghiamo: i fogli di lattice vengono riscaldati e miscelati allo zolfo e ad altri suoi derivati. È così che il materiale fuso diventa ulteriormente lavorabile. Lo zolfo e gli altri additivi servono, infatti, a creare una sorta di ponte tra le molecole.
Il risultato è un materiale che ha mille proprietà ma è noto innanzitutto per essere elastico, resistente, traspirante. In pratica, tutte caratteristiche che fanno del lattice una delle materie prime più versatili per la produzione dei materassi Previdorm.
Perché un materasso in lattice
Il lattice 100% naturale consente la produzione di materassi che abbiano aree di riposo ad accomodamento bilanciato – come si dice in gergo tecnico – in vari punti, come il modello Kinesis e il Top Line Evolux della stessa gamma di Previdorm. Che cosa significa? Avere collo, spalle, schiena e gambe rilassati quando si è sdraiati.
Dormire su una superficie indeformabile, drenante e traspirante fa bene al cuore e migliora la respirazione, e aiuta a scaricare la tensione accumulata durante le ore del giorno passate alla scrivania o in piedi. Ma non solo. I materassi in lattice Previdorm sono a prova di… muffe e batteri.
Col tempo, infatti, i sistemi di trattamento del lattice sono cambiati. Negli anni ’30 le fabbriche e i consumatori dovevano accontentarsi di quel che offriva loro la tecnologia dell’epoca, il che significava anche una qualità non sempre eccelsa nel prodotto finale. Ma oggi è tutta un’altra storia. Oggi la lavorazione della sostanza lattiginosa viene garantita dalle numerose certificazioni. Eurolatex è una di queste. E la Eurolatex Eco-Standard è l’attestazione più innovativa del settore che Previdorm può esibire per garantire il massimo della qualità ai propri clienti. Un «sigillo di garanzia» che assicura che, nei nostri materassi, non c’è alcuna traccia di metalli pesanti o pesticidi o altre sostanze nocive derivanti dal trattamento del lattice. Perché non basta dormire bene con una postura corretta: è necessario che il materasso sia sicuro. E questo, con Previdorm, è una certezza.
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