Avere qualcosa (o qualcuno) sullo stomaco, dover mandare giù bocconi amari e quelle seccature che ci fanno venire la nausea al solo pensiero, non sono belle sensazioni.
Oltre a digerire il cibo, è necessario digerire un ampio panorama di emozioni. Lo stomaco è un organo del tutto singolare, “eccentrico” e spesso capriccioso.
In questo articolo, andiamo alla scoperta delle funzioni gastriche, dei fastidi e di come alleviare i disturbi dello stomaco con la Sleep Therapy.
Come funziona lo stomaco?
Lo stomaco è una sacca elastica, ovvero un largo dedicato ai processi digestivi che parte dall’esofago, ingresso del cibo, e fino all’uscita dell’intestino. A regolare il “traffico” ci sono due valvole: la prima lo sfintere esofageo inferiore, l’altra lo sfintere pilorico.
La parete dello stomaco conta 3 strati. Lo strato interno è quello della mucosa gastrica che protegge lo stomaco dai succhi e gli acidi che produce insieme agli enzimi deputati alla digestione.
Lo strato intermedio è quello muscolare che facilita il processo digestivo grazie alle sue contrazione che impasta e rimescola il contenuto dello stomaco.
Lo strato esterno, in fine, ha la funzione di rivestimento.
Rispetto alla funzione digestiva, lo stomaco non è l’unico incaricato. Come sappiamo, la digestione comincia in bocca e, passato lo stomaco, continua nell’intestino tenue dove iniziano i processi di assorbimento dei nutrienti che arrivano, in fine corsa, al colon.
L’apparato digerente, nel suo insieme, è un circuito complesso legato a sua volta all’apparato circolatorio e linfatico per la distribuzione delle sostanze nutritive, e sede del 60% del sistema immunitario.
Le emozioni dello stomaco.
Ebbene sì, spesso abbiamo ben altro da digerire che un semplice pasto. Rabbia, ansia, preoccupazioni, sembrano fermarsi proprio sullo stomaco e le avvertiamo distintamente, come un macigno troppo duro da mandar giù. Ma come è possibile che l’apparato digerente sia coinvolto nelle nostre emozioni?
“Mens sana in corpore sano”, lo sappiamo da sempre: il benessere fisico è direttamente proporzionale a quello psicologico, ma nel caso del stomaco, la connessione è ancora più stretta.
A livello gastrointestinale è presente una fitta rete di impulsi che regolano in maniera autonoma alcune funzioni. Ben 100 milioni di neuroni, vale a dire un secondo sistema nervoso, quello enterico. Dunque stomaco e cervello comunicano e si influenzano scambiandosi gli impulsi attraverso il nervo vago.
Di fondamentale importanza è il ruolo della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere che agisce nel cervello, ma che viene prodotta per il 95% proprio nell’apparato gastrointestinale. Rispetto ai processi digestivi, la serotonina è responsabile dei movimenti utili alla digestione ed allo svuotamento dell’intestino.
Questo spiega come mai, se stiamo male, non riusciamo a mandar giù quel peso sullo stomaco. Ma è vero anche il contrario. Quando è presente un’infiammazione intestinale, la produzione di serotonina aumenta tanto da manifestare il disturbo mentre, il cervello è stimolato alla produzione di un enzima che combatte la serotonina cercando di riportarla a livelli normali, dunque siamo di mal umore.
Stomaco ed intestino sono, a tutti gli effetti, il nostro secondo cervello per cui molti dei disturbi che avvertiamo in quella sede sono di origine psicosomatica ovvero collegati ad un malessere psichico come lo stress o l’ansia.
Disturbi gastrici comuni.
Dolore, pesantezza, bruciore e nausea. Di disturbi gastrici o gastrointestinali ne soffre il 90% degli italiani, sono frequenti e spesso passeggeri ma qualche volta celano condizioni patologiche più serie dunque è bene saper interpretare i sintomi e riconoscere le cause.
Mal di stomaco
È un dolore nella parte alta e centrale dell’addome, definito in medicina “epigastrico”. È la semplificazione di un disturbo generico e spesso poco importante che può avere a che fare con una difficoltà nel digerire, meteorismo o costipazione, derivare dall’uso di alcol, fumo o farmaci o ancora da tensione psichica, ansia, stress o preoccupazione.
La dispepsia è il termine medico per indicare la “cattiva digestione” ed è il messaggio che il corpo ci manda quando non è in grado di svolgere correttamente i processi digestivi. Per lo più è causata da una produzione eccessiva di succhi gastrici oppure da una lentezza nello svuotamento dello stomaco.
Il mal di stomaco è anche uno dei sintomi di episodi più o meno gravi di reflusso gastroesofageo oppure rientra nella manifestazioni di patologie più importanti legate allo stomaco come ulcere, gastroenteriti o gastriti.
Acidità di stomaco
L’acidità è causata da un’eccessiva produzione di succhi gastrici ovvero con la risalita degli acidi dallo stomaco e si manifesta con il bruciore. Mette a dura prova la mucosa gastrica nel suo tentativo di proteggere lo stomaco dall’effetto corrosivo delle sostanze deputate alla digestione: il muco, insieme al bicarbonato, devono mantenere il pH neutro affinché ci sia un giusto bilancio. Se gli acidi prevalgono questo equilibrio si spezza e lo stomaco ne soffre.
La sensazione di bruciore può essere accompagnata da pesantezza, crampi, gonfiore e nausea.
La comparsa dell’acidità può darci un’indicazione sulle cause: se si manifesta dopo i pasti è probabile che il pasto stesso ne sia la causa, ciò che mangiamo, come un eccesso di grassi o zuccheri, o come lo mangiamo se il pasto è consumato troppo in fretta.
Se l’acidità si presenta anche di notte o in posizione da sdraiati, potrebbe essere connessa al reflusso gastroesofageo. In tal caso il bruciore può risalire fino alla gola.
Un ulteriore altro caso è distinguibile dalla comparsa dal disturbo lontano dai pasti, a stomaco vuoto, o al mattino. Potrebbe essere la spia di un’infezione di cui si conosce ancora poco rispetto alle modalità di trasmissione ma che è data da un batterio che si conosce ormai bene: l’Helicobacter Pylori. Questo batterio a forma elicoidale trova il suo migliore habitat proprio nello stomaco ed è sia causa che effetto dell’ulcera in quanto le infiammazioni o la cattiva salute della mucosa gastrica ne favorisce la proliferazione. Insieme al bruciore, può provocare nausea, vomito e perdita di appetito.
L’infezione da Helicobacter è da identificare e combattere tempestivamente per prevenire l’insorgenza di patologie importanti come linfomi e carcinomi.
Reflusso gastroesofageo.
Tra i disturbi gastrici comuni, quello del reflusso è uno dei più insidiosi perché compare, oltre che in diversi momenti della giornata, anche di notte ed il sonno disturbato ha conseguenze peggiori del disturbo stesso.
Nel caso del reflusso esofageo, gli acidi possono risalire per un malfunzionamento dello sfintere non funziona correttamente. Ecco perché la posizione da sdraiati complica le cose.
Leggi l’approfondimento: https://www.previdorm.it/blog/reflusso-gastroesofageo-la-soluzione- migliore-per-combatterlo/
Come ostacolare i disturbi gastrici?
Come abbiamo visto, i disturbi gastrici hanno molteplici cause che vanno dalle più banali, come aver mangiato troppo a vere e proprie patologie come gastriti ed ulcere.
La cosa più importante da fare è analizzare meglio possibile le caratteristiche del dolore. Principalmente sono da valutare:
Localizzazione e tipo di dolore: che sensazione si avverte e dove;
Quando compaiono i dolori: mattina, sera, prima o dopo i pasti. In quest’ambito è da prendere in considerazione anche se il dolore compare in momenti o situazioni particolari od anche se si presentano quando mangiamo un particolare cibo;
Frequenza dei dolori: la ripetizione degli episodi o la persistenza ovvero una durata che raggiunge o supera i dieci giorni è di sicuro il miglior indicatore per capire che potrebbe non trattarsi di un malessere episodico e che va dunque riferito prontamente al medico di fiducia.
Riportando i dati al proprio medico (anamnesi) è possibile capire di fronte a quale tipo di disturbo ci troviamo, fare, dove necessario, test specifici per trattarlo, in fine, alla giusta maniera.
È necessario fare attenzione anche ai farmaci comuni di automedicazione che, per quanto siano una soluzione facile ed immediata possono non essere adeguati alla propria situazione.
Lo stile di vita è prioritario tra gli indizi utili ad identificare i disturbi gastrici. I due cardini per la salute gastrica sono l’alimentazione ed l’equilibrio emotivo.
La dieta per prevenire o alleviare i disturbi gastrici
È evidente che, qualunque sia la causa, la cura dell’alimentazione è sempre fondamentale per risolvere i disturbi gastrici.
Come primo passo bisogna escludere l’eccesso di cibi grassi o pesanti ovvero piatti elaborati come fritti e lievitati, diminuire la carne rossa che provoca aumento dei succhi gastrici, e favorire le verdure cotte, i condimenti leggeri, le cotture semplici come quella alla griglia.
Un modo per rendere le proteine animali più digeribili è la marinatura con il limone in quanto il suo acido fa una sorta di pre-digestione facilitandone la nostra.
Un’attenzione particolare ai cibi che favoriscono la produzione di acidi nello stomaco. Di contro, per l’assorbimento degli acidi sono consigliati i cibi “asciutti” come pane tostato, riso bianco o pasta condita in maniera semplice. Bibite gasate ed alcolici sono assolutamente da evitare.
È bene anche mangiare lentamente, masticando a lungo e nelle giuste quantità, ancora meglio se l’ambiente e la situazione sono piacevoli e rilassanti.
Combattere lo stress
Sembra fin troppo banale parlare di stress, ma invece, è una causa frequente e diffusa che fanno parte della vita di quattro persone su cinque e, dunque, non va per niente sottovalutata. Preoccupazioni, disagi, conflitti interiori e di relazione, il peso sullo stomaco di una vita impegnativa e faticosa spesso vengono fuori come “gastrite da stress”.
Anche la vita deve essere digerita e così come gli alimenti, dovremmo impegnarci ad alleggerirla scartando tutte le preoccupazioni inutili, le ansie prive di fondamento e occupandoci di risistemare eventuali problemi con un ordine di importanza e priorità.
A volte digerire significa elaborare delle emozioni o accettare ed imparare a vivere con più serenità ciò che non ci piace e che non possiamo al momento risolvere.
Dedicare tempo e attenzione a se stessi, fare ciò che ci piace e ci rilassa, circondarci di persone che ci fanno sentire bene e coccolare il proprio io, sono piccole pratiche quotidiane che ci aiutano ad affrontare le cose con maggiore consapevolezza delle emozioni e maggiore serenità.
Le circostanze di stress possono essere temporanee, ma se si sente un disagio troppo grande da affrontare da soli, chiedere aiuto è un’ottimo modo per cominciare a ritrovare la serenità.
Stimola le funzioni gastriche con ēlevo.
Per affrontare i disturbi di stomaco la Sleep Therapy di ēlevo, il materasso terapeutico progettato scientificamente, è un ottimo partner che ti viene in aiuto nel delicato momento del riposo notturno.
Proprio di notte, quando abbassi la guardia, i disturbi gastrici possono prendere il sopravvento. La digestione è chiaramente più difficoltosa che di giorno e la posizione da distesa non è l’ideale. Come abbiamo visto, questa posizione è ancora più problematica se soffriamo di reflusso gastroesofageo.
Ma come fa ēlevo a ridurre e a stimolare le funzioni gastriche?
La prima soluzione identificata dall’equipe del MedLab che ha progettato ēlevo è stata quella di studiare un accomodamento bilanciato che promuovesse la corretta posizione della struttura corporea affinché le funzioni ne fossero agevolate, dunque che in questo caso fosse utile a contrastare il ritorno degli acidi dallo stomaco.
Oltre a favorire la posizione ideale, ēlevo è in grado di ridurre i sintomi causati dall’acidità gastrica grazie alla sua azione miorilassante. Il giusto sostegno della muscolatura addominale insieme alla distensione della muscolatura viscerale riducono le contrazioni che causano il dolore.
Il miglioramento di tutte le funzioni vitali della Sleep Therapy come la respirazione, la circolazione, il lavoro del cuore durante il riposo concorrono ad un effetto benefico globale che facilita la vita notturna di tutto l’organismo.
In ultimo, ma non per ultimo, ēlevo induce un rilassamento non solo fisico, ma anche mentale che contrasta lo stress, promuove i meccanismi di auto cura che hanno luogo durante il sonno e favorisce naturalmente la digestione.
Il nostro corpo è un sistema straordinario in cui l’armonia di ogni parte concorre al beneficio dell’altra per il riequilibrio e la salute di tutto il nostro essere.
Prendersi cura di sé semplicemente dormendo è possibile grazie ad ēlevo.
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