Quanto influisce lo zaino sui problemi posturali?
Il rientro nelle aule, torna a far discutere dei problemi alla schiena causati da cattive posture.
Andiamo ad analizzare cosa realmente causa dei disturbi partendo da Che cos’è la scoliosi?
È una malattia caratterizzata da una deformazione progressiva del tronco nei tre piani dello spazio, in cui vi è una rotazione della colonna su sé stessa con una lateralizzazione.
Che tipo di evoluzione può avere tale patologia?
Nella maggior parte dei casi in cui l’evoluzione è limitata, si deve rassicurare la famiglia del soggetto che tale patologia non progredirà (scoliosi strutturata non evolutiva) in futuro.
Nelle scoliosi evolutive, invece, è necessario monitorare frequentemente il paziente migliorandone l’attività motoria. Evitando carichi eccessivi nello sport agonistico ed evitando posture non corrette.
Per la scoliosi è necessario effettuare un esame funzionale e se necessario, un esame radiografico della colonna per valutare le eventuali alterazioni strutturali. Se il paziente (infante, fanciullo/a, adolescente etc) avverte dolori alla colonna, limitazioni funzionali causate dal dolore, cefalee, alterazioni strutturali etc, si rende necessario far effettuare una visita. Inizialmente dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta, che saprà dare le prime cure necessarie e successivamente, se riterrà opportuno, consigliare al soggetto Medici Specialisti: Fisiatri, Ortopedici.
Soventemente i genitori si chiedono quale influenza possa avere il peso dello zaino scolastico sulla colonna. In letteratura scientifica, portare sulle spalle uno zaino, anche molto pesante, per poco tempo non è dannoso, ma se indossato per più di 20 minuti potrebbe esserlo. Molto più dannosa dello zaino, per la colonna è la posizione assunta, non corretta, per diverse ore al giorno sui banchi scolastici (non ergonomici), in quanto influisce in modo negativo sulla capacità del sistema nervoso centrale di percepire una postura errata permanente.
Come avviene la visita?
Durante la visita si effettua un’anamnesi (notizie globali del paziente), ponendo l’attenzione se siano presenti, deformità del rachide o patologie neuromuscolari in famiglia, in quanto in letteratura scientifica, come è ben noto, il rischio di poter sviluppare una scoliosi da parte di un figlio/a con la madre o con il padre a sua volta affetta/o da scoliosi è 10 volte superiore alla popolazione normale. Dopo l’anamnesi si effettua un esame funzionale della colonna in piedi, piegato in avanti, sia supino che prono, inoltre si valuta la presenza dell’appiombo, dello strapiombo, la differenza dei triangoli della taglia di destra verso sinistra, la distanza mano pavimento, la presenza di gibbo o salienza con la misurazione degli stessi, la misurazione degli Arti superiori e inferiori per valutare eventuali eterometrie, le SIAS, le SIPS , si valuta l’esame radiografico.
Da qui si inizia la formulazione della diagnosi. A seconda della valutazione, lo specialista effettuerà una prescrizione del tipo di trattamento da effettuare.
Quali sono le possibile soluzioni terapeutiche?
Ci sono diverse soluzioni terapeutiche di tipo conservativo, adattabili alla gravità della situazione; dalla kinesiterapia, con l’obiettivo di migliorare il tono muscolare in modo simmetrico. I busti hanno come obiettivo la riduzione della curvatura scoliotica o evitarne il peggioramento.
Il Med Lab Previdorm ha ideato Genik Adapt: la soluzione per chi soffre di disturbi da scoliosi.
Favorisce il ripristino della fisiologia della colonna vertebrale durante le ore di riposo ed è un importante alleato delle altre indicazioni terapeutiche.
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