Perché gli anziani dormono meno? Come cambia il sonno degli anziani e come rimediare ai disturbi.
Il sonno ha i suoi tempi. Sappiamo che le ore di sonno sufficienti a ristorarci, cambiano con le stagioni della vita in un meccanismo perfetto, l’orologio biologico, che scandisce i tempi fisiologici.
Nell’articolo sul sonno dei bambini abbiamo visto quando è importante il sonno per la crescita fisica, per regolare il metabolismo, per le attività cerebrali come attenzione e memoria e per “pulire” il cervello da ciò che non serve.
Ma cosa cambia nel riposo degli anziani? Perché gli anziani hanno bisogno di dormire meno?
CAMBIAMENTI FISIOLOGICI
Con l’avanzare dell’età, le attività diurne diminuiscono in termini di quantità e intensità. È quasi come se il tempo stesso, in qualche modo, rallentasse e il corpo ha un dispendio di energie nettamente inferiore rispetto ai giovani. L’orologio interno si regola su questi cambiamenti dello stile di vita.
Studi specifici, hanno dimostrato che c’è uno stretto legame tra attività fisica e capacità cognitive negli over 65. Ciò significa che maggiore è l’attività e più ampia sarà la gamma di capacità mentali che possiamo conservare.
Anche dal punto di vista cellulare si riscontrano dei cambiamenti. L’ipotalamo è l’area del cervello che regola il ritmo sonno-veglia. Da lì parte il messaggio che è “ora di dormire”. Con l’età, il numero di cellule in quest’area tende progressivamente a diminuire così che si non si avverte più la stessa necessità di sonno.
Gli anziani, dunque, riducono le ore di sonno a 5 complessive, ovvero comprensive dei sonnellini diurni. Si passa da un tipo di riposo monofasico ad uno polifasico, caratterizzato da una frammentazione del riposo in più intervalli. Durante la notte, a diminuire è soprattutto la fase N-Rem ovvero il sonno profondo. Resta sostanzialmente invariata la fase REM che continua il suo importassimo lavoro di rigenerazione cerebrale fondamentale per il benessere mentale.
Con l’età, inoltre, si acquisisce una sensibilità maggiore agli stimoli buio-luce dunque, le prime luci dell’alba, invitano al risveglio.
È del tutto normale che il nostro corpo si adatti e si modifichi in base allo stadio di vita che stiamo vivendo, sebbene la diminuzione del sonno negli anziani non sia esclusivamente per cause naturali ed è sicuramente migliorabile.
PERCHÉ 10 MILIONI DI ANZIANI DORMONO MALE?
Le stime sono molto alte. Gli anziani sono la fetta di popolazione che subisce di più i disturbi del sonno. Non parliamo di semplice iposonnia (diminuzione del sonno). Circa il 60% soffre di vera e propria insonnia, ha difficoltà ad addormentarsi (insonnia iniziale), sperimenta un sonno discontinuo con risvegli frequenti e lunghi (insonnia centrale) e spesso si sveglia anticipatamente (insonnia terminale). Queste condizioni determinano un declino del benessere generale preoccupante e spiacevole.
LE CAUSE DEI DISTURBI DEL SONNO NEGLI ANZIANI
INSORGENZA DI MALATTIE NEURODEGENERATIVE
La manifestazione di un disturbo del sonno nell’anziano può essere il campanello di allarme per patologie importanti quali demenza o morbo di Parkinson. Per escludere questi casi sono opportuni controlli mirati e specialistici.
DEPRESSIONE
Gli anziani sono molto sensibili ai cambiamenti che vivono, alla perdita di persone, al ridursi delle attività e dell’autosufficienza, all’insorgere di disturbi e preoccupazioni. Spesso, la causa di un insonnia è dovuta alla depressione. A sua volta, l’insonnia genera depressione. Un circolo vizioso che mette a dura prova la serenità ed il benessere generale.
FARMACI
Alcune cure farmacologiche possono causare disturbi del sonno e/o alterazioni. I farmaci beta- bloccanti, terapia comune per l’ipertensione, ad esempio, agiscono direttamente sul sonno. Altri farmaci agiscono indirettamente, come i diuretici, che inducono a svegliarsi molto spesso di notte. Ancora, antidepressivi, antiepilettici così come corticosteroidi e decongestionanti provocano incubi, allucinazioni ed alterano la fase REM. È bene fare una valutazione attenta delle terapie per capire se possono essere la causa dei disturbi notturni e come trovare una soluzione adeguata.
ACCIACCHI E DOLORI POSTURALI
Il processo di invecchiamento comporta delle modificazioni anatomiche e funzionali. Difficoltà digestive, cardiache, respiratorie, circolatorie: sono numerosi gli acciacchi dell’età che compromettono il buon riposo. Insieme a queste, una delle cause maggiori della perdita della qualità del sonno sono i dolori posturali e gli spasmi muscolari. Sappiamo bene che con l’età deficit deambulatori, artriti, dolori articolari, lombalgie, cervicalgie, un lungo elenco di dolori ricorrenti prendono il sopravvento. Questo impedisce anche semplicemente di trovare una posizione confortevole per il riposo oltre ad essere concausa dei numerosi risvegli.
La buona notizia è che migliorare il riposo a qualunque età e si può …e si deve.
L’AIUTO CHE PUÒ DARTI PREVIDORM
Proprio su fattori come acciacchi e dolori posturali, Previdorm ha studiato un sistema di riposo che si adatta alla fisiologia ed alle esigenze di riposo degli anziani per offrire un aiuto concreto per alleviare e contenere i disturbi così da garantire il massimo comfort durante il riposo e sollievo durante il giorno.
Materasso, rete e guanciali Previdorm sono un rimedio utile per combattere i disturbi del sonno negli anziani perché, grazie al sistema ēlevo, concepito dal MedLab, innescano una serie di benefici che migliorano la qualità del riposo.
ēlevo distende i muscoli ed accoglie al meglio il corpo, migliora la respirazione e aiuta il cuore ottimizzando la circolazione, favorisce i processi digestivi, riduce lo stress.
L’AUTO CURA
Va ricordato che le norme dell’igiene del sonno sono sempre valide e rappresentano la prima e più semplice forma di cura.
In particolare, fare attenzione al regime alimentare e preferire cibi leggeri specialmente la sera. È preferibile consumare la cena tre ore prima di andare a coricarsi. Non assumere caffeina o altri eccitanti. Mantenersi in attività per quel che si può, sia dal punto di vista mentale che fisico. Cercare di ridurre i sonnellini diurni ed avere un rituale rilassante prima di andare a letto così da predisporci al sonno: un bagno caldo, una tisana di erbe che favoriscono il riposo, qualche pagina di un libro. Fate si che la stanza e il letto siano un luogo sereno dove poter sognare ancora.
Chiedi una consulenza personalizzata per sapere come migliorare il tuo riposo, saremo lieti di aiutarti.
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